Premiazione Alessandro 3°B

25.05.2018

Sabato 26 maggio, presso la sede della Congregazione delle Piccole figlie di S. Giuseppe a Verona, si è svolta la cerimonia di premiazione relativa al concorso "Uomo chi sei? Il frutto del caso o una creatura di Dio?"

Una delegazione composta da ragazzi e genitori del nostro Istituto ha voluto accompagnare Alessandro Ronchi della classe 3°B, risultato vincitore del primo premio in palio tra gli 80 partecipanti.

Arrivati alle 15:30, dopo essere stati accolti dalle suore, si è passati al momento più emozionante, la premiazione presso la loro aula magna. Ciascun premiato è stato invitato ad esporre il proprio lavoro: al momento della premiazione del nostro compagno, l'emozione era palpabile soprattutto quando ha letto il suo componimento.

Oltre ai premi in denaro e agli attestati di partecipazione, a tutti i partecipanti è stato consegnato un simpatico braccialetto colorato con su riportata una frase significativa.

Infine è stato offerto un buffet a conclusione della bella giornata.

Di seguito si riporta il bellissimo tema premiato

Noi chi siamo? Siamo uomini? Oppure scimmie? Questa è la domanda più importante che accompagna l'uomo dalla notte dei tempi.

C'è chi crede nella Bibbia, considerando l'uomo come creatura di Dio fatto a sua immagine e somiglianza, altri credono a Darwin, naturalista, biologo ed illustratore britannico noto per aver formulato la teoria dell'evoluzione, che sostiene che l'uomo non sia altro che una scimmia evolutasi.

Ovviamente non possiamo ritornare alle origini dell'uomo per capire chi abbia ragione, ma ognuno dentro di sè può decidere a cosa credere guardando all'interno della propria anima.

La decisione a volte può essere difficile perché la scienza parla dell'evoluzione umana, ma la religione crede che l'uomo sia stato creato da Dio dalla terra.

La teoria dell'evoluzionismo, in sintesi, sostiene che tutte le forme di vita che oggi popolano il pianeta siano l'evoluzione, avvenuta in milioni di anni, da primordiali batteri che hanno colonizzato la Terra agli albori; sostiene inoltre che sono le casuali mutazioni genetiche ad aver prodotto la diversificazione delle specie assieme all'adattamento ambientale.

La teoria del creazionismo, invece, sostiene che tutte le forme di vita del pianeta siano state create, così come le conosciamo ora, da un essere intelligente, chiamato Dio, che ha dotato ogni specie di strumenti adatti a occupare una determinata nicchia ecologica.

L'uomo è una delle tante specie animali che vivono sulla Terra, si differenzia però notevolmente da tutte le altre per l'intelligenza, ma soprattutto per la coscienza che gli permette di essere consapevole di sè e delle proprie azioni.

Io, personalmente credo in un'evoluzione guidata da Dio, in quanto penso che Dio abbia dato modo alle creature, e di conseguenza anche all'uomo, di migliorarsi ed evolversi.

A volte, però, assistiamo inermi a catastrofi, disastri, persecuzioni e siamo spinti a credere che Dio non esista.

Altre volte siamo talmente felici che ringraziamo Dio per averci creati. Secondo il mio parere è impossibile sapere come siamo nati, è certo però che ognuno di noi nella sua specificità e diversità deve considerarsi un miracolo della vita. Quella vita che, nonostante tutto, va vissuta, onorata anche quando ci si trova ad affrontare difficoltà, problemi, malattie che rendono tutto più difficile.

L'atleta Bebe Vio, per esempio, penso abbia incontrato grandi difficoltà nel dover affrontare l'amputazione delle braccia e delle gambe, ma nonostante questo lei non si è data mai per vinta ed ha continuato a praticare la scherma, la sua grande passione, fino ad arrivare alle olimpiadi e a vincere l'oro, a dimostrazione che la forza di volontà e la determinazione permettono il superamento di qualsiasi ostacolo.

Penso che abbia provato, inizialmente, una grande rabbia nel ritrovarsi senza arti, perché ha dovuto affrontare una regressione dall'essere indipendente al non esserlo più, inoltre penso anche a quanto sia stato difficile, per lei, trovare un equilibrio psicologico in quanto ha dovuto rielaborare la propria femminilità, deturpata dalla malattia, che soprattutto nell'adolescenza ha molta importanza.

Io stesso mi immedesimo in lei, perché anch'io ho una disabilità, infatti a venti mesi ho avuto un' encefalite che ha colpito il cervelletto, quindi ora non riesco a fare le cose come tutti gli altri e questo, paradossalmente, però mi fa sentire più forte degli altri perché per me niente è facile e devo affrontare cose che molti dei miei coetanei non possono neanche immaginare, tipo: visite specialistiche, ospedali, dottori, fisioterapie, logopedia, osteopata, psicologi...

Io ho una buona autostima e caparbietà che non mi fanno sentire poi così diverso, perché faccio tutto quello che fanno gli altri, certo sono più lento, ma non importa perché mi diverto comunque e, anzi, mi ritengo arricchito perché ho avuto la possibilità di crescere con una sensibilità superiore e un' attenzione verso l'altro che mi porta a relazionarmi meglio con chi ha difficoltà rispetto a chi non ha provato certe esperienze.

Mi è stato insegnato che Dio è Amore, che ci ha creati a sua immagine, quindi non credo sia Lui la causa di tante disgrazie, noi che per Lui siamo un tesoro di speranza, anzi penso che Dio ci fornisca la forza per andare avanti e superare quelle barriere che la vita, gli altri e a volte anche noi stessi ci poniamo.

Le doti e le qualità umane prescindono dalla bellezza e anche da quella che viene definita normalità perché, comunque, ognuno è diverso, unico e speciale.

Io sono così!

Alessandro Ronchi - classe 3°B

Docenti referenti: Prof.ssa Michela Randon-Prof.ssa Antonella Caselli 


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